Il Codice etico della rivista Studi sull’integrazione europea regola il comportamento di tutte le parti coinvolte nel processo di pubblicazione dei contributi ed è basato sulle linee-guida elaborate dal COPE (Committee on publication ethics) – Best Practice Guidelines for Journal Editors. La direzione della Rivista, gli autori, i referees e il comitato di redazione si impegnano a conoscere, condividere e rispettare il presente codice etico.
DOVERI DELLA DIREZIONE DELLA RIVISTA
La direzione della Rivista è la sola responsabile della decisione di pubblicare i contributi sottoposti alla Rivista stessa. A tal fine, essa si avvale di un comitato di referees.
I contributi, visionati preventivamente dalla direzione, sono sottoposti a un processo di referaggio anonimo affidato ai referees e la loro accettazione è subordinata al giudizio e/o all’esecuzione delle eventuali modifiche richieste da questi ultimi. La direzione può assumere direttamente la responsabilità della pubblicazione se l’autore sia professore universitario emerito, o abbia una particolare competenza nella materia oggetto del contributo in ragione della carica istituzionale da lui rivestita, o sia un direttore della Rivista.
Correttezza della valutazione e riservatezza. I contributi proposti sono valutati, accettati o respinti esclusivamente per il loro merito scientifico. La direzione si impegna a evitare conflitti di interesse e discriminazioni di ogni genere. La direzione mantiene la riservatezza sui contributi proposti per la pubblicazione.
Direttore responsabile. Il direttore responsabile esercita il controllo necessario a impedire che, nella pubblicazione della Rivista, siano commessi reati.
DOVERI DEGLI AUTORI
Originalità del contributo e divieto di plagio. Gli autori garantiscono che l’articolo sottoposto a valutazione sia originale, inedito e non sottoposto contemporaneamente ad altre riviste. Gli autori devono accettare le modalità di selezione degli articoli e, in particolare, il processo di referaggio.
Presentazione del contributo. I saggi proposti alla direzione devono essere redatti dagli autori in conformità dei criteri redazionali reperibili online sul sito della Rivista.
Indicazione delle fonti. Il lavoro altrui deve sempre essere adeguatamente riconosciuto. L’autore ha l’obbligo di citare correttamente e completamente le fonti dei contenuti riportati, di garantirne la veridicità dei contenuti e di ottenere eventuali autorizzazioni necessarie alla pubblicazione di immagini o altri contenuti secondo quanto previsto dalle norme vigenti sul diritto d’autore. Dichiarazioni fraudolente o volontariamente inesatte costituiscono un comportamento non etico.
Indicazione degli autori. Deve essere indicato come autore o co-autore del contributo proposto per la pubblicazione chi ha fornito un apporto significativo alla sua redazione. Gli autori devono vedere e approvare la versione definitiva del contributo, nonché essere d’accordo sulla sua pubblicazione. Il consenso degli autori implica il diritto dell’editore di pubblicare il contributo nel rispetto delle vigenti norme sul diritto d’autore.
Pubblicazione in altre sedi. In linea generale, i contributi sottoposti alla Rivista non possono essere pubblicati in altre sedi. In via eccezionale la direzione può autorizzare una pubblicazione multipla; in tal caso l’ulteriore sede di pubblicazione, che non può mai essere un’altra rivista, è segnalata in nota.
Finanziamento e conflitto di interessi. Le fonti di sostegno finanziario alla ricerca da cui trae origine il saggio presentato per la pubblicazione devono essere indicate in nota all’inizio del contributo. L’autore si impegna a dichiarare, contestualmente all’invio dell’opera per la valutazione, ogni possibile conflitto di interesse che possa aver influenzato il contenuto del manoscritto.
Errori gravi nei saggi pubblicati. Qualora un autore riscontri un errore o una inesattezza importante nel proprio lavoro sottoposto o pubblicato, deve immediatamente informarne i direttori della Rivista e collaborare con essi al fine di apportare le doverose correzioni o ritirare il contributo.
DOVERI DEI REFEREES
Referaggio. Attraverso una procedura di referaggio, i referees assistono la direzione della rivista nelle sue decisioni editoriali. Procedura. Il processo di referaggio si svolge secondo il sistema del c.d. doppio cieco (double blind), che assicura l’anonimato di referees e autori, nonché la correttezza dei sistemi utilizzati per valutare, accettare o respingere i contributi proposti alla Rivista.
Obiettività. La procedura di revisione deve essere condotta obiettivamente e con argomentazioni chiare e documentate. I giudizi dei referees possono indicare agli autori eventuali miglioramenti utili alla pubblicazione.
Fonti. I referees si impegnano a indicare gli estremi bibliografici di opere significative di cui l’autore non abbia tenuto conto e a segnalare alla direzione qualunque importante somiglianza o sovrapposizione tra il contributo da valutare e altri lavori pubblicati di cui siano a conoscenza.
Riservatezza. I manoscritti ricevuti nell’ambito del processo di referaggio devono essere considerati riservati. Materiali inediti contenuti nei contributi valutati per la pubblicazione non devono essere utilizzati dai referees per proprie ricerche senza il consenso dell’autore o degli autori.
Conflitto di interessi. I referees devono astenersi dal valutare manoscritti rispetto ai quali si trovino in situazione di conflitto di interessi in ragione di rapporti di parentela, coniugio, affinità, di collaborazione, di concorrenza o di altro tipo con gli autori.
DOVERI DEL COMITATO DI REDAZIONE
Linee guida. Il comitato di redazione opera secondo le politiche editoriali della Rivista ed è tenuto al rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.
Riservatezza. I redattori sono tenuti a non divulgare alcuna informazione sui contributi inviati se non agli autori stessi o a chi ne sia stato previamente autorizzato. I materiali inediti contenuti nei contributi proposti per la pubblicazione non devono essere utilizzati dai redattori per proprie ricerche senza il consenso dell’autore o degli autori.